
LA DIETA CHETOGENICA
Che cos'è e come funziona
Le diete chetogeniche sono note fin dai primi anni del secolo scorso per la cura dell’epilessia infantile farmacoresistente e da decenni per ottenere rapide riduzioni di peso.
Le diete chetogeniche, fortemente ipocaloriche e normoproteiche, consentono un’importante riduzione di peso e massa grassa a fronte di un risparmio del tessuto muscolare nei pazienti affetti da sovrappeso e obesità. Il rapido risultato ottenuto riducendo la sensazione di fame migliora la spinta motivazionale del trattamento. La loro prescrizione, anche tramite pasti sostitutivi, garantisce ottimi risultati.
Nel trattamento dell’obesità è il piano alimentare basato sulle diete ad apporto calorico molto basso (very low caloric diet, VLCD) che, quando concepite riducendo prevalentemente i carboidrati rispetto a proteine e lipidi, inducono chetosi ossia la produzione di corpi chetonici (VLCKD) e sono efficaci nella riduzione sia del peso in accesso che della resistenza insulinica.
L’utilizzo di corpi chetonici (acetoacetato,betaidrossibutirato e acetone) a scopo energetico è quotidianamente presente in condizioni fisiologiche, quali la chetosi mattutina e la chetosi dopo sforzi o la fisiologica chetosi dopo un pasto ricco in proteine. Vengono utilizzati a livello del sistema nervoso centrale, dove forniscono energia e contribuiscono alla comparsa di senso di sazietà, e dal muscolo cardiaco; la loro eliminazione avviene a livello polmonare (alito acetosico) e renale (tamponati dai cationi Na, K, Ca e Mg). A livello pancreatico contribuiscono al miglioramento metabolico in pazienti con insulino-resistenza.
Tra i vantaggi di un approccio basato sull’induzione della chetogenesi sono stati descritti:
- il fattore motivazionale legato alla rapida attivazione del calo di peso;
- la riduzione della fame legata alla moderata chetosi;
- un miglior mantenimento del trofismo e della massa muscolare;
- una miglior aderenza alla dieta vissuta dal paziente come terapia personalizzata.
I principali ambiti di utilizzo consigliati e descritti in letteratura: l’obesità o il sovrappeso con comorbidità (ipertensione, diabete tipo2, dislipidemia, sindrome delle apnee notturne OSAS, sindrome metabolica, osteopatie o artropatie severe, NAFLD, PCOS).
Tra le controindicazioni vanno ricordati l’insufficienza epatica, renale e cardiaca (infarto miocardico acuto – IMA, blocco atrioventricolare – BAV, aritmie maggiori), il diabete tipo 1, la gravidanza e l’allattamento, l’età giovanile (infanzia e adolescenza sono escluse da questo tipo di trattamento), le patologie psichiatriche.
La dieta chetogenica può essere effettuata solo sotto stretto controllo dello Specialista.